La Nuova Sabatini 2025 si conferma uno degli strumenti cardine per sostenere la competitività delle micro, piccole e medie imprese italiane. Rifinanziata con 1,7 miliardi di euro fino al 2029, questa misura si rinnova in sintonia con le direttive europee e le politiche di Transizione 5.0, ponendosi al centro della strategia nazionale per l’innovazione, la digitalizzazione e la sostenibilità del tessuto produttivo.
Obiettivo: facilitare l’accesso al credito e stimolare gli investimenti
Come nelle precedenti edizioni, anche la nuova versione della Sabatini consente alle imprese di ottenere un finanziamento agevolato – con il supporto di banche e intermediari convenzionati – per l’acquisto di beni strumentali nuovi. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy interviene direttamente, erogando un contributo a fondo perduto calcolato sugli interessi del finanziamento. Il tasso di riferimento è del 2,75% per gli investimenti ordinari, che sale al 3,575% per quelli in tecnologie digitali o a basso impatto ambientale. In questi ultimi casi, il contributo può essere aumentato del 30% se l’impresa presenta una certificazione ambientale valida.
A chi è rivolta la Nuova Sabatini 2025
La misura si rivolge a tutte le PMI operanti sul territorio nazionale, in qualsiasi settore produttivo, comprese agricoltura e pesca. Sono escluse soltanto le attività di tipo finanziario e assicurativo. L’accesso è riservato alle imprese che rispettano i parametri europei in termini di numero di dipendenti e fatturato, e che siano in regola con le normative in materia di sicurezza sul lavoro e ambiente.
Cosa si può finanziare
Gli investimenti ammessi sono quelli legati all’acquisto di beni materiali e immateriali funzionali all’attività produttiva. Parliamo di macchinari, impianti, attrezzature, software e tecnologie digitali nuove di fabbrica. Gli interventi possono riguardare la creazione di nuovi stabilimenti, l’ampliamento della capacità produttiva, la diversificazione, l’innovazione dei processi e persino l’acquisizione di siti produttivi a rischio chiusura. Restano invece esclusi i terreni, gli immobili, i beni usati o in fase di sviluppo e le partecipazioni societarie.
Focus su sostenibilità e investimenti green
Un’attenzione particolare è riservata agli investimenti green. Le imprese che scelgono di puntare su tecnologie a basso impatto ambientale o su sistemi produttivi più efficienti dal punto di vista energetico, possono beneficiare dello stesso tasso agevolato previsto per l’Industria 4.0, a condizione che presentino un’adeguata certificazione ambientale.
Come accedere agli incentivi: le fasi della procedura
Il processo per ottenere i contributi della Nuova Sabatini si sviluppa in sette fasi principali, dalla presentazione della domanda alla liquidazione finale. La richiesta deve essere inviata tramite piattaforma online, e deve includere il CUP (Codice Unico di Progetto) da riportare su tutte le fatture elettroniche relative all’investimento. Dopo la verifica dei requisiti da parte dell’intermediario e del Ministero, si procede con la delibera bancaria, la stipula del contratto, l’acquisto dei beni e infine la richiesta di erogazione. Il contributo viene versato in più quote annuali, fino a un massimo di sei anni.
Affidarsi a esperti per evitare errori e ottenere il massimo
Accedere alla Nuova Sabatini 2025 rappresenta una grande opportunità, ma anche una sfida burocratica non trascurabile. Errori nella documentazione, ritardi nei tempi o lacune formali possono compromettere l’ottenimento dell’agevolazione. Per questo, sempre più imprese si affidano a consulenti specializzati.
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Antonio Ciccarelli
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